sabato 21 febbraio 2009

CONSIGLIO D'ISTITUTO - 12 FEBBRAIO 2009 -

Di che cosa abbiamo parlato e che cosa abbiamo deciso:




  • Abbiamo esaminato ed approvato il Programma Annuale 2009 - è il Bilancio di previsione della scuola-; i conti tornano, ma le risorse sono sempre più scarse.


  • Abbiamo preso atto dei criteri d'utilizzo del Fondo per l'Istruzione Scolastica - sono le risorse finanziarie che la scuola utilizza per sostenere la propria organizzazione interna e per valorizzare incarichi specifici –


  • Abbiamo discusso sull’offerta formativa che la scuola propone per il prossimo anno. Se i tagli previsti dalla riforma del governo saranno così pesanti, come sembra si prospettino, sarà difficile mantenere l’attuale offerta in termini di moduli orari. In particolare sono a rischio i rientri pomeridiani per mancanza di docenti che sorveglino i ragazzi durante il tempo mensa.


  • Abbiamo condiviso pienamente la proposta di sostenere (tramite due gratuità previste dall’organizzazione) la partecipazione ai tre giorni sulla neve di due ragazzi in situazione di disagio.


  • Quale componente dei genitori abbiamo ringraziato la scuola per l’iniziativa delle due proiezioni cinematografiche realizzate con la Cineteca del Friuli, gestrice del Cinema Sociale di Gemona. Abbiamo anche iniziato una discussione sull’opportunità di rinnovare l’intitolazione della scuola, stabilendo il criterio che il nuovo nome deve dare l’opportunità alla scuola di “agganciare” qualche realtà significativa e utile nei percorsi formativi proposti.

“Genitori in Regola”

Auditorium di Majano
Lunedì 02 marzo
Ore 20,15
Serata di formazione sul tema di Regole, Disciplina e Responsabilità

Docente: Dr. Roberto Gilardi, autore del libro, già Docente a.c. Università di Trieste, Esperto di Processi Formativi, Counsellor Professionista

“Se il tempo che una madre ha a disposizione, con un figlio unico, può dedicarlo in tutto e per tutto a questa nuova persona, nel momento in cui nasce il secondogenito si trova di fronte ad un cambiamento: il tempo e le energie non possono più essere risorsa “dedicata” ma vanno suddivise. Non è possibile seguire ed assecondare in tutto e per tutto il primo così come il secondo figlio: vanno posti dei limiti, vanno instaurate alcune regole di comportamento.

Questo è uno dei cambiamenti che in molti casi dà luogo a sentimenti di gelosia nel fratello maggiore, che sente “tolti” tempo e attenzione a sé, quasi una perdita.

Le regole diventano quindi una “necessità”, soprattutto in ambito sociale, quando si è in più di due. Anche se si parla in modo diffuso di “regole personali” (non a caso poi si dice che una persona ha una vita sregolata), il focus di questo libro saranno le regole sociali, quelle che si rendono necessarie, come già detto, per il solo fatto di vivere insieme, di condividere luoghi, spazi e cose.

La parola “necessità” ci pone di fronte al fattore motivazionale, non solo della costruzione e definizione delle regole, ma soprattutto del loro rispetto: “Ci vuole un motivo!”.


Da “Genitori in regola” Roberto Gilardi Ed. La Meridiana, 2008

La televisione informa quasi quotidianamente di notizie che riportano a problemi comportamentali e di disciplina. Inutile negare: il problema c’è, è conclamato, e non è riferito semplicemente agli atti di bullismo che più o meno in dettaglio vengono descritti.
La responsabilità di questa situazione non può essere “affibbiata” ad una sola causa o agenzia educativa. Ciò che avviene in genere, è il fenomeno della delega e della colpevolizzazione per ciò che “altri” non fanno. La scuola perciò in molti casi “accusa la famiglia” di essere la principale responsabile. La famiglia addita la scuola come luogo in cui si sono “persi i riferimenti di un tempo”. Gli psicologi in molti casi accusano famiglia e scuola di non adempiere in modo adeguato alla loro funzione educativa. E chi più ne ha, più ne metta.
Che queste reciproche accuse trovino o meno fondamenti di verità nei fatti, non è dato a sapersi. Sta di fatto che i “processi” e le attribuzioni di colpevolezza, in questo ambito, non servono a nessuno, tanto meno a risolvere o almeno affrontare la criticità.
Si tratta quindi di recuperare un pensiero condiviso, alcuni orientamenti solidi e parte del sistema sociale, uscendo dalla dinamica di contrapposizione e autoreferenzialità, nella quale ognuno pensa di detenere la verità. Costruire più che distruggere o ricercare imputati.
La serata vuole essere un momento di riflessione comune sull’argomento, fatta di orientamenti strutturati ed esemplificazioni concrete, un piccolo gesto per recuperare la credibilità del mondo adulto.

Perché partecipare?

La domanda non è casuale, e la risposta non è scontata. Così come “Ci vuole un motivo” per parlare di regole e soprattutto per rispettarle, ci vuole un motivo anche per partecipare ad una serata, ad un incontro proposto dalla Scuola, dal Comune, da una Biblioteca, da una Associazione.
Siamo ormai “bombardati” da proposte, pubblicità, iniziative che promettono, che offrono, che garantiscono. Scegliere non è semplice.
Soprattutto scegliere di sottrarre tempo alla propria vita personale o familiare. Il fenomeno del calo di partecipazione alle iniziative che la scuola organizza è evidente: rilevante alla Scuola dell’Infanzia, prossimo allo zero all’inizio delle Scuole Superiori.
Anche la motivazione dei figli nell’andare a Scuola, in molti casi, segue lo stesso percorso: alta, piena di entusiasmo, gioia e fermento all’ingresso dei primi anni, densa di fatica, noia, frustrazione negli ultimi.
Gli aspetti legati alla motivazione riguardano tutti, anche noi adulti. Anche la nostra motivazione nell’andare al lavoro, nell’eseguire i nostri “compiti” quotidiani è fatta di alti e bassi. Tutti incontriamo la fatica, la noia, il semplice fare le cose per “senso del dovere”. Perché partecipare dunque ?
Primo perché, in tema di problemi comportamentali, da soli non si va da nessuna parte, non se ne esce. Su fenomeni sociali, come bullismo o altro, l’intervento “deve” essere strutturato in termini sociali.
Secondo perché il confronto aiuta. Le persone più isolate, che debbono fare scelte e prendere decisioni sempre da sole, sono le più disorientate.
Terzo perché la serata non sarà affatto noiosa, si parlerà della nostra vita, della nostra vita di relazione con i figli o con gli alunni, delle nostre difficoltà e delle nostre speranze.
Quarto perchè ogni tanto, nella vita, si può anche sorridere. Non tutto è fatica.

venerdì 13 febbraio 2009

La classe

Ottimo il successo di pubblico dell'altra sera al Cinema Sociale per la proiezione del film LA CLASSE; fila per il biglietto e sala piena.
Nudo, severo e poetico il film di Laurent Cantet.

Questa esperienza ci insegna che :


  1. non è assolutamente vero che i Gemonesi se ne stanno rinchiusi nelle loro case e non si interessano di quanto succede fuori;
  2. se si propongono eventi di qualità la gente è disposta a muoversi la sera, a fare la fila, a pagare un biglietto;
  3. se si mettono in rete realtà come: la cineteca del Friuli, la scuola, i genitori e il volontariato, si possono costruire cose molto interessanti;

Avanti così.

Ci vediamo alla prossima proiezione: Lunedì 23 Febbraio.

domenica 1 febbraio 2009

Genitori al cinema

La Scuola Media di Gemona, in collaborazione con la Cineteca del Friuli propone, nella programmazione di febbraio del Cinema Sociale di Gemona, due film di ambientazione scolastica di grande interesse.
Con questa iniziativa la scuola vuole offriere a docenti, genitori e alunni delle superiori, un momento di informazione e di riflessione, diverso dai classici incontri / dibattiti, sul delicato mondo dell’educazione scolastica e sui travagli che sta attraversando.
Per questo è importante per i genitori partecipare all’iniziativa e a diffonderla tra le persone interessate.
I due lungometraggi proposti sono i seguenti e le proiezioni si terranno nelle date sotto indicate:

Lunedì 9, ore 21.00 - In collaborazione con la Scuola Media di Gemona LA CLASSE (Entre les murs) di Laurent Cantet, con François Bégaudeau. Haut et Court, Francia 2008, 128 min. [Mikado]Palma d’oro al festival di Cannes; candidato all’Oscar come miglior film straniero. Un quasi-documentario con l'insegnante François Bégaudeau e 24 alunni di un turbolento liceo parigino


Lunedì 23, ore 21.00 - In collaborazione con la Scuola Media di Gemona STELLA di Sylvie Verheyde, con Léora Barbara. Les Films du Veyrier, Francia 2008, 102 min. [Sacher]Racconto quasi classico di formazione, che narra l’adolescenza sul confine dell’infanzia. Portato in Italia da Nanni Moretti.