venerdì 28 novembre 2008

Che cosa lasciamo ai nostri figli?


"La società di oggi ha bisogno di una visione nuova" e "tutti abbiamo una tremenda responsabilità verso le generazioni future".


Questo è un problema che non possiamo trascurare. "Il problema dell’energia è nella testa di tutti, ma soprattutto nella testa dei giovani, perché sono loro che dovranno porsi la domanda «che cosa succederà quando non si potranno più sfruttare le sorgenti fossili o perché non saranno più sufficienti o perché il disastro che hanno procurato all’ambiente è diventato eccessivo?»"

Carlo Rubbia a Gemona - Agosto 2008

CONSIGLIO D'ISTITUTO (28/11/2008)

Tutti presenti alla prima seduta del nuovo Consiglio d'Istituto della Cantore.


Dopo le presentazioni abbiamo eletto: il Presidente del Consiglio d’Istituto (Sandro Venturini) il Vicepresidente (Roberto Andreussi) e i membri della Giunta (Presidente e Vicepresidente C.d.I. per i Genitori, prof. Umberto Sistarelli – docenti –, sig. Loris Calderini – personale ATA -, il Dirigente Scolastico è membro di diritto).
Abbiamo approvato alcune modifiche al Programma finanziario (variazioni di bilancio per intervenuti accreditamenti di contributi pubblici) a favore delle molteplici progettualità in essere nella ns. scuola.
Il Dirigente Madussi, ci ha illustrato le linee del nuovo P.O.F. che presto sarà pubblicato sul sito della scuola (vedi link elenco a fianco). Davvero molte attività interessanti limitate solo dalla scarsità delle risorse, non certo dalla volontà e dalla capacità dei docenti.
In qualità di Presidente ho ringraziato quanti si dedicano con impegno al buon funzionamento della ns. scuola ed ai genitori che si sono resi disponibili a far parte del Consiglio d’Istituto.
Ho richiamato l’importanza, in questo tempo di veloci cambiamenti accompagnati da pressanti segnali di crisi (morale e conseguentemente anche economica), di saper cogliere l’occasione per accompagnare le trasformazioni verso il miglioramento (pur nella sempre maggiore ristrettezza di mezzi).
Le linee su cui ritengo si debba lavorare sono:
1. LA TRASPARENZA TOATALE
2. LA VALUTAZIONE - INTERNA MA ANCHE ESTERNA
1 – La trasparenza totale è il primo significativi segno di apertura verso l’esterno. Lo strumento della rete (sito internet) permette di far conoscere tutti gli aspetti che riguardano la scuola: l’offerta formativa, le risorse umane e strumentali impegnate, le progettualità, gli investimenti (anche i tagli), gli standard dei servizi garantiti, gli obiettivi di gestione e i risultati ottenuti. Permette anche di illustrare le tante “buone pratiche” o “buone cose” che la scuola produce ma anche le tante cose che si potrebbero fare se ci fossero maggiori risorse. La trasperenza mette anche il luce chi vuole nascondersi o giocare poco chiaro ...
2 – Le scuola è li luogo dei voti per eccellenza (adesso con i numeri come ai miei tempi); la scuola deve però avere il coraggio anche di “farsi votare”. Per migliorare bisogna sapere quali soni i punti di debolezza, ma anche quelli di forza.Per questo vanno privilegiati strumenti di valutazione interna (servono anche a premiare chi fa di più e meglio rispetto ai “fannulloni” mitizzati dal min. Brunetta – nella Ns. scuola io ne ho visti davvero pochi -) ma vanno sostenuti anche strumenti che favoriscano la valutazione da parte dei cittadini – utenti della scuola (in veste di genitori). La c.d. qualità percepita, come ci spiegano gli esperti, è importante quasi quanto quella misurata con rigorosi criteri di valutazione interna. Da “come mi vedono gli altri” posso trarre utili spunti per migliorare l’offerta; sovente basta davvero poco, a volte basta solo informare meglio.



Se volete approfondire questi ultimi ragionamenti vi invito a”fare un giro” nel sito del senatore Pierto Ichino http://www.pietroichino.it/


Dalle 19.00 abbiamo concluso l'incontro alle 21,30.

Grazie e buon lavoro a tutti.

SCUOLA SICURA

Cittadinanzattiva da sei anni conduce un monitoraggio del livello di sicurezza, qualità e comfort di un campione sempre diverso di edifici scolastici italiani. Da sei anni a questa parte troppo pochi sono stati i miglioramenti registrati.

In occasione della VI Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole promossa dall'associazione, nell'ambito della campagna Impararesicuri, che si è svolta il 25 novembre, Cittadinanzattiva ha fatto una appello al Governo perché ripristini i fondi per la sicurezza delle scuole e realizzi un piano quinquennale per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Ha chiesto inoltre il completamento rapido dell’anagrafe dell'edilizia scolastica, dei percorsi di formazione ed informazione al personale docente e non, alcuni interventi immediati per evitare il sovraffollamento delle aule e per garantire l'adeguata assistenza degli studenti disabili nel rispetto di quanto previsto dalla legge.

Nell'ambito della seconda fase della campagna Impararesicuri è stato presentato anche il Rapporto annuale di Cittadinanzattiva sulla situazione delle scuole da cui emerge una condizione diffusa di insicurezza: crolli di intonaco, certificazioni mancanti o non disponibili, scarsa manutenzione. Mancano controlli adeguati sul rispetto delle norme edilizie, sui lavori effettuati e sul rispetto dei tempi.

Il certificato di agibilità statica è presente solo nel 34% delle scuole, quello di agibilità igienico-sanitaria è disponibile nel 39% dei casi, quello di prevenzione incendi nel 37%. Anche la segnaletica è spesso carente: una scuola su quattro non ha la piantina con i percorsi di evacuazione e le uscite di emergenza non sono segnalate nel 17% dei casi. Negli istituti che hanno laboratori scientifici, solo il 63% ha cartelli informativi sulle precauzioni da seguire e l'84% possiede armadi chiusi per riporre sostanze e attrezzature pericolose. Assai scarsa è la formazione del personale: nel dettaglio, una scuola su quattro non attua corsi sulla sicurezza del lavoro, il 17% non fa le prove di evacuazione, ben il 42% non fa corsi di primo soccorso né di prevenzione incendi e addirittura l'83% non ha svolto alcun corso sulla sicurezza elettrica.

Inoltre gran parte degli edifici scolastici italiani sono stati costruiti prima degli anni ’70 quindi, oltre ad essere vecchi risentono dell’uso di materiali e criteri edili inadeguati che provocano la preoccupante diffusione dello sfondellamento dei solai e del crollo di parti di esso; 14.700 edifici scolastici (quasi uno su tre) insistono in zone a rischio sismico; la manutenzione ordinaria da parte di Comuni e Province degli istituti scolastici risulta essere sempre più inadeguata e approssimativa sia per la scarsità dei fondi a disposizione, sia per la grave sottopercezione che si ha circa l’importanza di investire sulle strutture scolastiche.


Qui sotto puoi scaricare il rapporto di Impararesicuri 2008

http://www.cittadinanzattiva.it/files/scuola/imparare_sicuri/rapporto_imparare_sicuri_2008.pdf

SCUSA VITO

A Rivoli, in provincia di Torino, è morto Vito Scafidi (nella foto) di soli 17 anni.
Un ragazzo, come uno dei nostri figli.
Non è morto in un incidente del sabato sera e non è morto nemmeno per una ragazzata. E' morto mentre era a scuola. E' morto perchè la scuola è crollata inspiegabilmente sui poveri ragazzi a lezione. Un altro ragazzo ha riportato una lesione al midollo spinale e rischia concretamente la paralisi totale. Una ragazza ha riportato una frattura ad una vertebra e un altra ragazza un trauma cranico.Viene da chiedersi: è possibile morire a 17 anni mentre si è a scuola dove si dovrebbe costruire il proprio futuro? Esiste un luogo dove poter stare senza il pensiero che possa crollare da un momento all'altro senza un motivo? E' possibile che un edificio pubblico frequentato da bambini e ragazzi crolli senza alcuna azione esterna?

Il premier Silvio Berlusconi interpellato sulla questione ha detto che si è trattato solo di una tragica fatalità visto che "nessuno aveva denunciato condizioni di pericolosità". Ma ci deve sempre essere bisogno di qualcuno che denuncia? Non c'è mai nessuno che invece deve controllare e lo fa bene? Il presidente del Consiglio ha detto che ci sono 2500 scuole su cui bisognerebbe approfondire i controlli. Che lo facciano subito!


LIBERAMENTE TRATTO DA
http://liberautopia.ilcannocchiale.it/post/2099852.html

Scusa Vito se non siamo stati in grado di garantiti una scuola sicura in cui studiare e crescere serenamente.
Se i nostri governanti non hanno avuto il buon cuore di scusarsi, perdonali e accetta le mie scuse anche a nome loro!
Sandro

venerdì 14 novembre 2008

IL CONSIGLIO D'ISTITUTO

Il Consiglio d'Istituto della Scuola Statale Secondaria di Primo grado di Gemona del Friuli per il triennio 2008- 2011 è così costituito:

COMPONENTE GENITORI
  • VENTURINI Sandro
  • ANDREUSSI Roberto
  • PESENTE Fiorenza
  • CIGNINI Giorgio
  • FORGIARINI Paola
  • GUBIANI Rino
  • SCARANO Giuditta
  • LUCIA Cristina
COMPONENTE DOCENTI
  • CIAMPELLI Doriano
  • GRASSI Tiziana
  • BIASONO Silvia
  • TURCHETTO Francesca
  • PERINI Luisa
  • SANTI Donatela
  • CARGNELUTTI Dania
  • SISTARELLI Umberto

COMPONENTE NON DOCENTI
  • COSTA Maria Evelina
  • CALDERINI Loris

MEMBRO DI DIRITTO
  • MADUSSI Enrico -Dirigente scolastico

Buon lavoro al nuovo Consiglio.