Lo rende noto il ministero dell'Istruzione
E slitta di un anno il provvedimento che riguarda gli istituti superiori: partirà nel 2010
ROMA - Il tanto contestato "maestro unico" alle elementari previsto dalla riforma Gelmini sarà attivato su richiesta delle famiglie. È confermato nel verbale conclusivo dell'incontro svoltosi a Palazzo Chigi tra i sindacati della scuola (Cgil, Cisl e Uil, Gilda e Snals) e il governo rappresentato dal sottosegretario Letta e dai ministri Gelmini, Brunetta e Sacconi. All'incontro hanno partecipato anche i segretari generali di Uil e Cisl , Angeletti e Bonanni. Il governo si è impegnato a recepire i regolamenti che verranno presentati al Consiglio dei ministri la prossima settimana e i pareri espressi dalle commissioni Cultura e Istruzione di Camera e Senato.
IL VERBALE - Nel verbale conclusivo il governo si impegna anche a recepire, nella stesura dei regolamenti attuativi del decreto, 40 ore come orario obbligatorio delle attività didattiche della scuola dell’infanzia, con l’assegnazione di due insegnanti per sezione e rendendo facoltativo sulla base delle richieste delle famiglie lo svolgimento delle lezioni il pomeriggio; ad assegnare due docenti per classe nelle classi funzionanti a tempo pieno; da 29 a 30 ore di orario obbligatorio nella scuola secondaria di primo grado, secondo i vari Pof delle scuole autonome, e nel caso delle classi con tempo prolungato un minimo di 36 e un massimo di 40 ore; il congelamento dell’incremento del numero massimo degli alunni per classe per il prossimo anno scolastico; la tutela del rapporto di un docente ogni due alunni disabili. Il governo si impegna anche a costruire un tavolo permanente per ricercare le possibili soluzioni per tutelare i precari e a prevedere, se le risorse di bilancio lo consentiranno, l’estensione al personale scolastico degli sgravi fiscali previsti in materia di salario accessorio.
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